Il bilancio di Gironi Divini 2022

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Gironi Divini fa il pieno di calici rigorosamente made in Abruzzo. Si sono concluse le tre finalissime della manifestazione enologica arrivata quest’anno alla decima edizione. Dopo le tappe di Avezzano e Sante Marie a Tagliacozzo si sono svolte le fasi finali che hanno visto protagonisti i vitigni più noti della regione – Trebbiano, Pecorino, Montepulciano – ma anche quelli meno gettonati – come Cococciola, Moscato, Passerina e tagli internazionali.

A guidare le degustazioni Franco Santini, direttore tecnico della manifestazione, che ha accompagnato tutti i presenti in un viaggio alla scoperta del vino di casa nostra. Nelle serate, che si sono svolte nel pergolato dell’Osteria La Parigina e nel cortile d’Arme di Palazzo Ducale messo a disposizione dall’amministrazione comunale, esperti e neofiti hanno degustato le varie etichette servite con professionalità da Giuseppe Caudai e Marco D’Alessandro della Fisar L’Aquila.

A trionfare tra i Montepulciano riserva, nella degustazione finale con oltre 50 giurati, è stato l’Harimann 2017 dell’azienda Pasetti, grande rosso di montagna premiato dalla giuria popolare dopo aver incontrato anche il massimo gradimento di quella tecnica. Completano il podio Matteo Biagi 2014 dell’omonima azienda e Senior 2011 di Emilia Monti, due grandi espressioni di vino teramano. Nella categoria bianchi da uve minori un tris di vincitori: il Moscato Fonte Grotta di Tenuta Secolo IX, il Myrrhis uvaggio bianco di Cantina di Orsogna e il Riesling Lupa bianca della piccola azienda aquilana Castelsimoni. Grande sorpresa tra i rosati, dove il “Bardasce” di Tenuta De Melis si impone per un pugno di voti su due grandi classici della tipologia, il Fosso Cancelli di Ciavolich e il Piè delle Vigne di Cataldi Madonna. Mario’s 47 dell’azienda Terraviva vince il “torneo” dei Trebbiano d’Abruzzo, davanti al Trebbiano di Emidio Pepe e a quello di Tenuta I Fauri. Ficcanaso (Rabottini) e Le Murate (Nicodemi) si impongono nella categoria rossi giovani, mentre il Colle Civetta 2020 dell’azienda Pasetti vince tra i Pecorino, precedendo di un soffio l’Ariosa di Olivastri, vincitore lo scorso anno.

Anche quest’anno oltre 250 appassionati e più di 60 cantine hanno partecipato alle Finali di Gironi Divini“, ha commentato Santini, “ed è questo il risultato che più ci gratifica. Il nostro evento, per concezione e formula, rimane un unicum a livello regionale: una giuria tecnica di assoluta eccellenza fa la selezione, il pubblico esprime il giudizio di pancia e il tutto si condensa in una pubblicazione che a fine anno tira le somme sullo stato dell’arte della vitivinicoltura abruzzese. Queste bellissime serate di agosto sono solo la sintesi di un lavoro che dura un anno, fatto di assaggi, visite in cantina, selezioni serie e professionali, momenti di scrittura e di comunicazione. Il nostro obiettivo è alzare l’asticella della qualità ogni anno e parlare del vino d’Abruzzo ad un pubblico capace di riconoscere gli sforzi che i produttori fanno per trasferire nella bottiglia una filosofia di vita e un territorio. Crediamo, a giudicare dalle risposte della gente e soprattutto delle cantine, che questo messaggio sia arrivato chiaro e ci impegneremo sempre di più per amplificarlo“.

Le serate si sono concluse con degustazioni di sigari, birre artigianali (da Collerosso) e rum cubano Caney ,curate da Vincenzo Scivetti, brand ambassador del Toscano e giudice internazionale in concorsi di wine&spirits.

Un ringraziamento speciale Santini lo ha rivolto al Comune di Tagliacozzo, a Hotel della Piana di Avezzano, Consorzio IGP Patata del Fucino, Smartcoor, Sterpetti, Rustichella d’Abruzzo, Osteria La Parigina e l’Antico Borgo di Albe, e poi ancora Sabatini Beverage&Food con MeFuGo, alla Banca del Fucino, a Tekneko, Skyn Center e tutti coloro che hanno contributo alla realizzazione dell’evento. Il 2023 sarà un anno di nuovi obiettivi e nuove scommesse. Tutto lo staff di Gironi divini è già al lavoro per poter realizzare una nuova edizione piena di soprese e novità per gli amanti del vino e non solo.