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24 Agosto 2025Verso il Mondial des Vins Extremes: lo spumante Navarro di Viola, paradigma di viticoltura eroica tra le vette del Trentino
Il Trento DOC Riserva denominato Navarro, prodotto dall’azienda agricola Viola, una realtà vitivinicola situata sul Monte di Mezzocorona, rappresenta un esempio emblematico di vinificazione di montagna a produzione limitata. Nava, dalla lingua celtica significa Conca, intesa come radura tra i boschi, che è la posizione del vigneto da cui proviene questo vino sorprendente. Si tratta di un progetto che pone al centro il concetto di identità territoriale, interpretando in chiave contemporanea i valori della viticoltura eroica. Questo vino nasce da un assemblaggio di Chardonnay, Pinot Nero e Pinot Bianco coltivati in un contesto pedoclimatico complesso, caratterizzato da altitudini elevate (siamo oltre i 900 metri) e forti escursioni termiche, che influenzano direttamente l’espressione aromatica e strutturale del prodotto finito.
In prospettiva del Mondial des Vins Extrêmes, concorso enologico internazionale promosso dal CERVIM e riservato ai vini prodotti in aree caratterizzate da condizioni orografiche e climatiche particolarmente difficili, il Navarro si propone come uno dei casi di studio più coerenti con i criteri di selezione della manifestazione. Il vino, infatti, non nasce per soddisfare logiche di mercato su larga scala, ma si configura come esito di un percorso di ricerca enologica e territoriale, dove la produzione viticola è frutto di una scelta culturale prima ancora che economica.
Ogni bottiglia rappresenta una narrazione enologica che connette la mineralità del suolo, la flora montana e le condizioni ambientali estreme in cui le uve maturano. Non si tratta, dunque, di un semplice prodotto, ma di una testimonianza vitale del territorio in cui nasce, destinata a essere fruita da un pubblico in grado di riconoscerne il valore intrinseco.
Il Mondial des Vins Extrêmes, in questo contesto, assume un ruolo cruciale nel promuovere modelli produttivi resilienti e ad alto contenuto identitario. I criteri di selezione del concorso, che comprendono pendenze superiori al 30%, altitudini superiori ai 500 metri o sistemi viticoli su terrazze, sono pienamente rispettati dal vigneto Obermats, luogo d’origine del Navarro. In un panorama dominato da produzioni standardizzate e narrative di consumo globalizzate, vini come questo rappresentano una risposta concreta e simbolica, sottolineando come la qualità enologica possa emergere anche (e forse soprattutto) nei contesti più marginali.
Attraverso la sua tensione verso la verticalità espressiva, la precisione artigianale e il radicamento culturale, il Navarro propone una riflessione sul concetto di vino come espressione estetica e agricola al tempo stesso. La sua partecipazione al concorso valdostano non è solo una candidatura a un premio, ma un atto di affermazione simbolica di una viticoltura che sceglie la complessità del paesaggio come valore aggiunto. Un segnale forte, che invita a rileggere il rapporto tra tecnica, territorio e narrazione, in un momento storico in cui l’enologia ha bisogno di strumenti critici per ridefinire il concetto stesso di eccellenza.